In Salento, lungo le fasce costiere di Santa Maria di Leuca, nel raggio di pochi chilometri di costa jonica e adriatica, si possono ammirare scogliere alte che scendono a picco sul mare; e qui si possono ammirare circa trenta grotte carsiche, scavate nel tempo della furia del mare e delle necessità dell'uomo.
Nelle grotte sono stati trovati reperti neolitici, come utensili in osso, armi e vari oggetti risalenti all'età della pietra ed ora si trovano esposti nel museo di Lecce e di Maglie.
Alcune grotte importanti di Santa Maria di Leuca.
La Grotta dei Giganti è chiamata in questo modo perché in essa sono stati rivenuti resti di pachidermi, e altri reperti come ossa umane, monete di bronzo; e la leggenda vuole che in essa fossero sepolti i corpi dei giganti uccisi da Ercole Libico;
La Grotta Porcinara è una grotta non nata naturalmente, ed è divisa in tre ambienti dove sono presenti sulle pareti testimonianze greche o latine, e su una di queste stanza è stata utilizzata come luogo di culto cristiano con i bizantini, e per questo vi sono delle croci scolpite;
La Grotta del Diavolo è stata chiamata così perché in essa si sentiva l'eco delle onde del mare, e le persone del posto credevano che era il demonio, accessibile sia dal mare che da terra;